Gunther Steiner è stato l’artefice del licenziamento di Mick Schumacher, avvenuto qualche mese fa. Le sue parole sono molto dure.
La F1 è un mondo molto crudele, nel quale si può avere un’occasione se si ha il giusto talento ma anche delle buone sponsorizzazioni. Tuttavia, se non si sfrutta la propria possibilità, c’è anche il rischio di essere licenziati in tronco, ed è ciò che è successo alla fine del 2022 a Mick Schumacher, per il quale Gunther Steiner e la Haas non hanno avuto alcuna pietà. 
Il figlio del sette volte campione del mondo aveva vinto la Formula 2 nel 2020 con la Prema, guadagnandosi di diritto un sedile per la stagione 2021. Al suo fianco era stato messo Nikita Mazepin, a tutti gli effetti il peggior pilota della griglia in quella stagione, e questo ha agevolato e non poco Mick nel prendersi i gradi di capitano, non sfigurando affatto nonostante un’auto troppo lontana dagli altri.
La Haas ha poi deciso di silurare il russo prima della stagione 2022 per la nota vicenda della guerra con l’Ucraina, richiamando a bordo Kevin Magnussen. La scelta si è rivelata azzeccata, con Steiner che ha potuto festeggiare diversi arrivi a punti ed anche una clamorosa pole position in Brasile con il danese. Per Mick, invece, è arrivata una netta bocciatura, ed al suo posto è stato scelto Nico Hulkenberg, tornato in F1 dopo anni di assenza.
Steiner, altra dura frecciata a Mick Schumacher
La Haas non ha fatto tutti questi progressi senza Mick Schumacher, anche se Nico Hulkenberg non sta affatto sfigurando. La squadra di Gunther Steiner ha conquistato 8 punti, a causa di una monoposto che va forte in qualifica ma che poi fa una grande fatica sul passo gara, e non è un caso considerando che è l’unico team che ha seguito la filosofia progettuale della Ferrari. 
Nel paddock di Monte-Carlo, Steiner è stato intervistato ai microfoni di Antonio Russo, direttore di “Tuttomotoriweb.it“, venendo stuzzicato su tanti temi interessanti. Uno degli argomenti più caldi è sicuramente quello legato al licenziamento del figlio d’arte, al quale è stato preferito un pilota molto più esperto ed in grado di commettere meno errori.
L’intervistatore ha chiesto a Gunther se le prestazioni di Hulkenberg, ma anche quelle di un fantastico Fernando Alonso non stiano mettendo in mostra il fatto che i “vecchi” e più esperti siano superiori ai giovanissimi, con il team principal che ha dato una risposta curiosa. L’alto-atesino ha infatti detto che mettere un giovane al volante rappresenta un grande rischio, e che il giovane deve dimostrare il suo talento anche se ha un solo anno a disposizione in F1, altrimenti è giusto che venga messo fuori dai giochi.
Gunther ha poi affermato che l’usato sicuro, almeno per ora, fornisce più garanzie, e noi aggiungiamo che ciò è valido soprattutto per le piccole squadre. Infatti, con i vincoli imposti dal Budget Cap, un giovane è molto rischioso per i tanti incidenti ed i danni che può causare, ed in tal senso, Schumacher è stato un bel problema visti gli impatti di cui è stato protagonista.