Crolla anche Suzuki: il noto brand giapponese non ce l’ha fatta, aveva resistito fino all’ultimo

Anche la casa Suzuki dopo aver provato a resistere il più possibile non ha avuto scelta: la decisione è stata impossibile da prorogare e adesso bisogna aspettare per capire come gli appassionati reagiranno alla notizia.

Dopo quello che è successo nel settore del motociclismo, la Suzuki ha deciso di prendere una decisione da cui non si torna indietro anche nel campo delle quattro ruote. Ma come siamo arrivati a questo? A causa dei regolamenti imposti in Europa, non c’era davvero scelta, scopriamo come il marchio giapponese affronterà questo momento di transizione molto particolare.

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Anche Suzuki ci è cascata… (MondoFuoristrada.it)

Era l’ultima rimasta!

Tra le case giapponesi, è stata sicuramente la più testarda di tutte aspettando fin troppo per prendere questa decisione. In generale, al mondo erano rimaste soltanto Aston Martin e poche case americane come Dodge oltre a Suzuki a non produrre un veicolo di questo tipo. Alla fine, le pressioni riguardanti il cambiamento climatico sembrano aver avuto la meglio sulla dirigenza della ditta nipponica.

Non è chiaro perchè un marchio legato al progresso ed alla mobilità sostenibile come la Suzuki che ha già annunciato un futuro ritiro dal mondo della MotoGP per concentrarsi sulla produzione di motociclette elettriche abbia aspettato così a lungo per annunciare la sua prima automobile completamente elettrica. Comunque, eccoci qui, finalmente sembra che il marchio abbia inserito la transizione ecologica tra le sue priorità.

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Sarà la prima di sempre (MondoFuoristrada.it)

Sulla scia degli altri

L’ultima casa giapponese a non produrre un’automobile elettrica insomma, ha deciso di andare avanti. Questa decisione arrivata praticamente in concomitanza con quella di Audi che da quest’anno – dopo aver pensionato la R8 – inizierà a convertire praticamente tutti i suoi stabilimenti è un segno dei tempi che cambiano. I marchi di tutto il mondo si preparano ad affrontare questo grande cambiamento e devono farlo prima del 2035, ultima data per passare all’elettricità.

Nonostante diversi esperimenti con la Suzuki Swift ibrida il marchio nipponico non aveva ancora annunciato nemmeno in forma ufficiosa di voler produrre una singola automobile elettrica. La presentazione di questo prototipo insomma è un evento storico per la casa che si sta avventurando in questa nuova esperienza con un partner d’eccezione, una casa che con le auto elettriche ha un rapporto davvero importante.

Coppia che spacca

La sede per la presentazione della Suzuki eVX, un prototipo a batteria al litio che anticipa la prima automobile elettrica della casa, è stato il Motor Show di Dheli, altro segno dei tempi che stanno cambiando. Un tempo “snobbata” da tanti grandi nomi del panorama dell’automotive l’India è ormai una realtà imponente con cui è necessario fare i conti. Ma la casa giapponese non si è affidata alle ditte locali per questo progetto.

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Suzuki eVX, un progetto ambizioso (MondoFuoristrada.it)

Secondo fonti americane il progetto arriverebbe da una collaborazione esclusiva con Toyota: una volta rivali, le due case hanno seppellito l’ascia di guerra per presentare questo interessante mezzo, un crossover equipaggiato con un motore da 60KW capace di 450 chilometri di autonomia minima con una sola ricarica. La lunghezza di 4,3 metri classifica la crossover in quel settore di mercato così affollato che quest’anno sarà fondamentale per la supremazia delle vendite, quello dei SUV di medie dimensioni.

Quando arriverà la versione prodotta in serie dell’automobile? Presto, i dati in possesso della stampa fanno pensare che già a partire dal 2025 la eXV sarà in produzione e in vendita in tutto il mondo, Europa compresa, a patto ovviamente che tutto vada liscio nello sviluppo dell’auto. E adesso, a non avere un’automobile elettrica nel listino restano davvero in pochi… chi sarà il prossimo a cedere?

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