Nuova Corvette, un dipendente Chevrolet ha rovinato tutto: ora non c’è rimedio

Saranno davvero guai grossi per il poco attento programmatore di Chevrolet, marchio titolare di Corvette che produce storicamente la potente supercar del marchio GM e che ha davvero superato il limite. Ormai, il danno è bello che fatto.

Può capitare a tutti una “giornata no” a lavoro ma mai con conseguenze gravi come quelle a cui probabilmente andrà incontro questo lavoratore impiegato presso Corvette, sottomarchio di Chervolet che a sua volta è un membro storico della General Motors, principale cartello che riunisce molti dei maggiori marchi americani produttori di auto. Vediamo che cosa ha combinato.

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Danni gravissimi (MondoFuoristrada.it)

Progettata con cura

Non vincerà certo il premio da Corvette per il dipendente dell’anno il lavoratore che ha involontariamente – o almeno speriamo – svelato qualcosa di importantissimo riguardo la prossima automobile in uscita con lo storico marchio della bandiera a scacchi, un tempo solo un modello di Chevrolet ma da anni così importante da essere un marchio a se stante. La Corvette è la supercar più longeva della storia, con il modello che l’anno prossimo raggiungerà il traguardo di ben settant’anni.

Con una reputazione ed una storia simile alle spalle, è logico che Corvette voglia fare le cose con stile prima di svelare al pubblico le informazioni sulla nuova supercar con il famosissimo marchio sul cofano: purtroppo, la casa americana parte di General Motors avrebbe dovuto programmare tutto con più calma o quanto meno mettere in mano a persone più fidate la gestione del sito ufficiale dell’azienda, teatro di un disastro a cui ormai non c’è più rimedio di nessun genere.

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La notizia su Corvette è ormai di dominio pubblico (MondoFuoristrada.it)

Scossa elettrica

Considerando che una delle più famose vetture del marchio si chiamò proprio Stingray, come la torpedine che è capace di stordire gli altri pesci con una potente scarica elettrica, è più che appropriato il fatto che il marchio abbia deciso di battezzare Corvette E-Ray la sua prima auto elettrica ed ibrida presto disponibile sul mercato non appena la Corvette C8 attualmente in produzione avrà fatto il suo corso.

Ora, che il brand americano Corvette stesse lavorando a qualcosa di grosso per affrontare la transizione ecologica del 2035 era cosa risaputa ma nessuno si aspettava di scoprire qualcosa di così importante sull’auto…solo visitando il sito ufficiale del marchio Chevrolet su cui pochi giorni fa – riportato gli utenti di un forum dedicato al modello che hanno diffuso la notizia – sono letteralmente apparse le foto rubate della nuovissima auto. Più o meno.

Un errore gravissimo

Stando agli utenti del forum in questione e alla stampa americana, una grafica con l’aspetto definitivo dell’auto che non è ancora nemmeno stata annunciata sul mercato sarebbe comparsa sul sito di Chevrolet che offre al cliente un simpatico simulatore grafico con cui questi può divertirsi ad allestire al meglio la sua auto ideale, cambiando colori, motore e personalizzando l’estetica un po’ come si fa in un qualsiasi Need for Speed.

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Ecco l’oggetto del “leak” (MondoFuoristrada.it)

Smanettando con questo programma molto divertente un utente del forum Midenginecorvette.com è rimasto shoccato trovandosi davanti proprio la Corvette E-Ray che in teoria non sarebbe dovuta uscire prima del 2024 sul mercato. La persona in questione non ha perso tempo e ha realizzato alcuni screen come quello sopra, ormai diffusi in tutto il mondo. Da quanto si apprende alla base dell’errore ormai irrimediabile, la leggerezza di un dipendente che avrebbe caricato anche il modello 3D della vettura sul simulatore del sito.

Ormai, la frittata è fatta e assumendo che non si tratti di una fake news – improbabile – o di qualcosa che il marchio stesso ha organizzato a bella posta per far parlare dell’auto – già più probabile – questo errore pur non voluto causerà sicuramente una bella botta al marketing di Corvette che presumibilmente avrà già licenziato o punito severamente questo lavoratore. Roba da non credere, con la fatica che si fa per mantenere un segreto al giorno d’oggi…

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