Attenzione a questa nuova truffa: così vi fregano tutto dall’auto

Forse non conosci tutti i sistemi che potrebbero danneggiarti. Beh, faresti meglio ad informarti meglio. I dettagli.

Il mondo non è esattamente il luogo perfetto che tutti noi vorremmo fosse. Purtroppo, a mettere lo zampino all’interno di questa limitata coerenza estetica e naturale, ci abbiamo pensato noi esseri umani. La nostra razza ha danneggiato a più riprese il Pianeta Terra, attraverso decisioni discutibili, inquinamento, guerre e quant’altro.

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Attenzione, in questo caso si rischia grosso: e non parliamo di soldi (mondofuoristrada.it – Canva)

Tante le situazioni antropologiche che di fatto hanno riversato l’ambiente in condizioni tutt’altro che positive: nel 2023 si parla molto di inquinamento, perché il problema è arrivato ad un livello drammatico, e anche il cambiamento climatico è grande protagonista di questo periodo storico.

Due fattori che si sono uniti e che nel corso del tempo sono diventati figli dell’ignoranza e della non curanza umana. Adesso per alcuni è tardi sistemare le cose, per altri c’è ancora tempo per ridurre situazioni delicate – per usare un eufemismo – e per altri ancora tutto è ancora da definire, nel bene o nel male.

Di sicuro però, chi vive nel presente, potrà dirsi poco soddisfatto. Sopratto qualcuno in particolare, che è rimasto segnato da quanto capitatogli in passato.

Causa senza precedenti: lui arriverà fino in fondo pur di aver ragione

L’inquinamento ha sicuramente portato tanti problemi nel mondo, e anche tante vittime. Fra cui Silvio Battista, avvocato, che ha dato vita ad una guerra legale contro la Regione e il Comune di Milano per danni alla salute causati dall’inquinamento. Il suo caso di malato di bronchite acuta è stato risolto senza successo e rispedito al Tribunale della Corte di cassazione di Milano.

Ma lui non rinuncia, non si ferma e continua la sua battaglia per risolvere quello che potrebbe essere davvero un caso rivoluzionario per la giurisprudenza tutta. Battista si rivole nel 2019 al Tribunale “che ha negato la propria giurisdizione sulla materia. Ho affrontato un’odissea giudiziaria, sono stato costretto a rivolgermi al tar della Lombardia fino alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione”; quest’ultime gli hanno ribadito che non era possibile avere accesso al diritto alla giustizia, almeno in questo specifico caso.

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Inquinamento auto Milano, rischi davvero grosso in questi casi (mondofuoristrada.it – Ansa)

E così, dopo essere stato chiamato alle obbligatorie spese legali di 10mila euro a Comune e Regione, non molla. E infatti sta valutando la possibilità di andare direttamente alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo. Ma com’è possibile che abbia ragione? In un’intervista a Il Giorno, Battista ha raccontato di essere arrivato a Milano nel 2009. A partire dal 2013 ha iniziato ad avere episodi di bronchite acuta, asma, irritazione agli occhi, alla mucosa nasale e faringea, soprattutto nel periodo autunnale ed invernale.

E così, Battista ha deciso di analizzare gli effetti di una cattiva qualità dell’aria sulla salute umana e l’applicazione e delle misure anti-smog. Risultato? Regole restrittive rese inefficaci dagli stessi enti che le impongono, a causa di numerosissime deroghe e della carenza di controlli. Specialmente durante il periodo che va dal 2018 al 2019, ha avuto la conferma – almeno secondo la sua legittima percezione – che le cose stavano proprio come diceva lui: i sintomi stavano diminuendo.

L’avvocato ha presentato ricorso grazie ad una documentazione ambientale, giuridica e sanitaria. Pagine e pagine di studi, che provano i danni subiti per Battista. Nel ricorso sono state illustrate le responsabilità di Regione e Comune per il superamento dei valori limite fissati per il PM10 e il biossido di azoto nella Comunità Europea sulla qualità dell’aria e conseguentemente dell’ambiente.