Prezzo benzina, mazzata senza precedenti: questa davvero non ci voleva

Proprio ora che il prezzo della benzina cominciava a diventare stabile sta arrivando una notizia che rischia di gettare di nuovo gli automobilisti del panico. Una prospettiva che potrebbe essere a dir poco angosciante

Proprio ora che i prezzi della benzina e del diesel sembrano essersi assestati, un nuovo incubo arriva ad angosciare gli automobilisti. A quanto pare l’Unione Europea vorrebbe fissare i prezzi della benzina verso l’alto, di fatto provocando un nuovo aumento.

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Arrivano novità sul prezzo della benzina (mondofuoristrada.it – Ansa)

Si tratta di una direttiva europea, che è stata approvata il mese scorso e che prevede che dal 2027 i produttori petrofileri paghino in base alla quantità di Co2 che emettono. Questo comporterebbe degli inevitabili costi aggiuntivi sui prezzi dei carburanti alla pompa. E sarebbe un discorso che riguarderebbe non solo la benzina, ma anche il diesel. Questa inquietante notizia arriva proprio mentre nella prossima normativa Euro 7 potrebbero esserci maggiori costi per il prezzo delle vetture, tra l’altro già salito moltissimo da quando sono state introdotte le motorizzazioni elettriche. E da Bruxelles arriva un’altra vera e propria mazzata.

La direttiva europea approvata poche settimane fa, precisamente la 2023/959 del Parlamento e del Consiglio Europeo del 10 maggio 2023, ha introdotto una riforma molto approfondita del cosiddetto Sistema Ets (Emission Trading System), che regolamenta lo scambio di quote in merito alle emissioni di Co2.

Prezzo benzina e diesel: dall’Europa arriva una mazzata inaspettata

Un mercato che dal lontano 2005 ha consentito ad alcune aziende di acquistare il permesso di inquinare. Si tratta, infatti, di alcune direttive particolari, che servono a controllare i flussi inquinanti. La direttiva appena approvata si applica soprattutto ad alcuni settori specifici, come quelli elettronici e industriali. Il mercato delle emissioni è destinato a cambiare, soprattutto per quanto riguarda il riscaldamento domestico e i trasporti su gomma. Quindi, le aziende petrolifere dovranno pagare di più la Co2 emessa durante la costruzione dei carburanti.

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(mondofuoristrada.it – Ansa)

Questi costi aggiuntivi, ovviamente, andranno a ripercuotersi sul prezzo del prodotto finale, vale a dire della benzina e del gasolio. Ecco perché gli automobilisti europei sono molto preoccupati. Ad esempio, il nuovo costo della benzina potrebbe assestarsi su ben 2.28 euro, praticamente una delle cifre più alte toccate durante la crisi dei mesi scorsi. Questa somma è il frutto di alcune elaborazioni basate sui possibili aumenti calcolati rispetto ai costi attuali dei carburanti. E’ evidente che si tratterebbe di una mazzata molto pesante, e che andrebbe sicuramente evitata. Saranno decisivi i prossimi mesi per capire come si evolverà nel concreto questa direttiva Europea.

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