La concorrenza cinese al mercato mondiale dell’auto fa paura e c’è un piano che fa tremare tutte le altri grandi Case: pubblico avvisato
In fondo era anche normale che succedesse. Perché l’industria cinese ha una potenza economica che molti Paese dell’Occidente invidiano e perché se anche è vero che copiano, lo fanno in modo intelligente. Lo dimostra il caso di Jetour, il marchio low cost lanciato nel 2018 da Chery che punta sui SUV a buon prezzo. 
Lanciata nel 2018 dal colosso pubblico cinese (che in realtà opera dal 1997 sul mercato interno) Jetour ha subito puntai sui crossover e SUV. Continua a farlo adesso che ha ammodernato la produzione introducendo modelli completamente elettrici, accanto a quelli ibridi plug-in e a idrogeno.
Il primo modello lanciato sul mercato è stato il SUV crossover Jetour X70 seguito dalla concept car elettrica Jetour X e da allora il progresso è stato continuo. Al punto tale che l’azienda ha già stilato un piano capace di far tremare i mercati in tutto il mondo. Perché la Cina è stato solo l’inizio di un percorso che porterà all’espansione anche in Europa nei prossimo quattro anni.
SUV cinese da 20mila euro, la sfida al mercato mondiale è lanciata
Il progetto Jetour è molto chiaro. Vendere almeno 600mila unità sui mercati esteri nel 2027, come ha spiegato di recente il direttore generale Li Xueyong. Ecco perché l’attività produttiva continuerà ad essere concentrata su modelli di pregio ma a basso costo. Con una base di partenza inferiore ai 22mila dollari (poco più di 20mila euro).
Oggettivamente, ad oggi nessun produttore mondiale può scendere fino a quel prezzo per modelli che fanno parte di un segmento strategico come i crossover e i SUV e Chery lo sa bene. Conta la qualità certo. Ma in questo senso il produttore cinese ha fatto passi da giganti negli ultimi anni anche con ingaggi importanti.
Come quello di Hakan Saracoglu, ex designer Porsche che in passato ha lavorato al design di vetture come Porsche Cayman e 918 Spyder. Un uomo che quindi ha il polso del mercato europeo in particolare e di quello mondiale in generale e sa come lavorare su prodotti di pregio. 
Così Jetour ha pronto il suo piano di espansione. L’azienda prevede di vendere almeno 400mila unità quest’anno, almeno un quarto delle quali fuori dalla Cina. L’idea è quella di arrivare ad un equilibrio nelle vedite, con il 50% rappresentato dal mercato estero e in effetti già ora l’azienda è presente con il suo marchio in Sud America, Africa e Medio Oriente.
Chery è pronta ad arrivare in Italia con alcuno dei suoi marchi: prima Omoda e poi Jaecoo
Jetour sta sviluppando una dozzina di modelli che arriveranno sul mercato entro il 2025 e tra questi almeno la metà saranno SUV urbani. Come Traveller che a molti ricorda da vicino Land Rover Defender, ma anche Ford Bronco.
Almeno per il momento è destinata solo al mercato interno cinese e lì in effetti è venduto ad un prezzo pari a circa 20mila euro. Due versioni, a 5 posti e a 7 posti con passo più lungo, e anche due propulsori a benzina. Il primo è un 1.6 turbo abbinato a un cambio doppia frizione a 7 marce mentre il secondo è un 2.0 turbo insieme ad una trasmissione automatica a 8 rapporti. Potrebbe arrivare anche una versione ibrida plug-in, con un 1.5 turbo più un propulsore elettrico inserito nella trasmissione.
Ma non è tutto, perché in occasione del Salone di Shanghai è arrivato un annuncio importante. Chery ha confermato che lancerà entro l’anno il nuovo marchio premium Omoda in Italia e poi nel resto dell’Europa. Il primo modello scelto per il nostro Paese si chiama Omoda 5, un SVU lungo 4,5 metri che sarà disponibile anche in una versione elettrica. 
Chery, che in Italia è già conosciuta per la fornitura dei veicoli alla DR. Nel 20254 invece arriverà con il nuovo marchio Jaecoo, tutti SUV e fuoristrada. Non a caso la presentazione di Jaecoo 7 è appena avvenuta al Salone di Shanghai e l’arrivo sul mercato italiano è previsto nel 2024.