Fantozzi a bordo di una supercar, è successo in un celebre film: in pochi lo ricordano

Famoso per aver reso una celebrità la piccola Bianchina il ragionier Ugo Fantozzi ha guidato anche una vera supercar dell’epoca, ve lo ricordate vero? Ecco quando è successo e perchè è stato un momento così divertente.

Le disavventure del ragioner Fantozzi hanno segnato un’epoca per milioni di italiani, proiettando sul grande schermo il dramma silenzioso dell’italiano medio, costretto ad una vera vita di stenti tra lavoro, nonnismo, raccomandazioni e un sistema politico complesso e incomprensibile.

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Il complesso rapporto di Fantozzi con le auto (MondoFuoristrada.it)

Tra tutte le comparse nella lunga saga, la piccola vettura Bianchina è forse la più celebre, l’automobile dello “sfigato” per eccellenza secondo la rappresentazione che Paolo Villaggio ha dato del mezzo. Ma una volta, Fantozzi si prese una grande rivincita guidando un vero bolide.

Fotografia della nazione

Si dice che la saga di Fantozzi è quel tipo di prodotto cinematografico che fa morire dalle risate da giovani e piangere a dirotto quando lo si riguarda da adulti. Questo perchè la tragicomica fotografia del nostro paese che l’acuto e compianto Paolo Villaggio riesce a scattare con la lunga serie che conta ben dieci film in totale è tutto meno che irrealistica.

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Villaggio è scomparso nel 2017 (MondoFuoristrada.it)

Quanti sventurati italiani delusi dal loro paese si saranno rispecchiati nel povero Ugo Fantozzi l’italiano medio per eccellenza vittima di sventure e soprusi di ogni tipo mentre cerca di affermare se stesso in una società capitalista spietata e piena di “squali” della finanza come i suoi famosi mega direttori galattici? Ma anche un umile ragioniere può ottenere la sua rivincita, a volte.

L’auto più famosa

Ovviamente l’automobile più famosa su cui abbiamo visto il ragioniere sullo schermo è la Autobianchi Bianchina, una piccola vettura prodotta a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta nel nostro paese, simbolo da un lato della grande rinascita economica del dopo guerra ma allo stesso tempo, molto piccola ed economica come una moderna citycar a basso costo.

In un’occasione però, proprio Fantozzi mette in atto una vera…rivolta sociale appropriandosi di un bolide che all’epoca dell’uscita del film costituiva uno dei veicoli più ambiti da tutti gli italiani con la passione per i motori e le supercar. Vediamo se riuscite a ricordare la scena di cui parliamo e soprattutto, la vettura che fa da spalla all’attore comico.

Lusso d’epoca

La scena avviene in un momento cruciale de Il Secondo Tragico Fantozzi quando invitato al cenone dalla Contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare, Fantozzi scopre di non essere un grande esperto di galateo. Dopo varie figure barbine, il ragioniere decide di scappare dalla cena dei suoi dirigenti ma non lo fa mica a mani vuote: si appropria infatti di un bolide della nobile.

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No, il cane non è un optional esclusivo dell’auto! (MondoFuoristrada.it)

La vettura in questione altro non è che una Maserati Ghibli, supercar uscita nel 1967 al 1973 che all’epoca costituiva un vero sogno per qualsiasi automobilista. Peccato che il prezzo, ieri come oggi, non fosse proprio abbordabile. Per un esemplare in buone condizioni oggi si spendono anche 235.000 Euro, figuratevi all’epoca con il cambio tra le valute.

Nella memorabile sequenza, Fantozzi sfrutta tutta la potenza del motore V8 con 310 cavalli per scappare dalla cena ma avviene un  piccolo incidente: se non ricordate come va a finire la scena, eccovi un piccolo videoclip tratto dal film. Anche se non lo avete mai visto, già leggendo il titolo potete intuire che non va a finire bene.

 

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