Fiat Panda, ecco uno dei modelli più esclusivi della storia: il prezzo vi lascerà di stucco

Chi dice che la Fiat Panda è solo una semplice utilitaria? La storia ci insegna che c’è stata anche una versione di lusso.

C’è ancora un’auto che nell’immaginario collettivo degli italiani rappresenta la macchina per tutte le tasche, quella che ti permette di muoverti nel traffico, trovare parcheggio senza problemi, insomma fare tutto. Ed è la Fiat Panda, nata dalla matita di Giorgetto Giugiaro nella sua prima versione e che nei decenni ha cambiato forma ma non la sostanza. Perché ancora oggi rappresenta quella vettura capace di poter soddisfare ogni esigenza.

La vecchia Fiat Panda ha avuto un modello extra lusso
Fiat Panda (mondofuoristrada.it)

La prima serie, nata per inserirsi tra i modelli 126 e 127, si caratterizza per forma squadrate, interni minimal e un motore bicilindrico raffreddato ad aria. Un’auto che nel corso degli anni si è prestata a decine di restyling ma anche di personalizzazioni, segno davvero che siamo di fronte a una vettura capace di poter soddisfare chiunque. Ne esiste addirittura una per i safari (vedere la foto), ma anche una serie limitata dedicata ai famosi mondiali di calcio di Italia ’90. E sono solo alcune delle varianti.

La Panda che conosciamo oggi sembra essere arrivata al capolinea, per fare spazio a un nuovo concetto di utilitaria, al passo con i tempi. Per questo vengono alla mente le tante versioni a cui siamo stati abituati negli anni. Ma ce n’è una che nessuno ricorda e che anche i più giovani mai avrebbero immaginato che esistesse.

La Panda “luxury” che non ti aspetti

Esistono pochissimi e rovinati scatti di questa Fiat Panda speciale, prodotta nel 1983 e che durò pochissimo. Si chiamava Palber, acronimo di Paolo Berra, un milanese grande appassionato di auto che all’epoca si dedicava a rendere alcune vetture decisamente elaborate. Ma questa fu veramente un capolavoro, tanto da divenire col tempo un vero oggetto di culto.

Veniva chiamata la “Panda Rolls”, perché era una sorta di Rolls Royce in miniatura quella modificata da Berra. Si trattava di una versione 750 che si caratterizzava innanzitutto per la carrozzeria verniciata in canna di fucile, cerchi in lega con un design molto simile a BBS, vetri fumé, gomme ribassate ma soprattutto una calandra con due fari supplementari. Ma la vera chicca erano gli interni.

E' esistita una Panda davvero incredibile
Un modello da safari della Panda (ANSA) – mondofuoristrada.it

Altro che una Panda, era un salotto. Il disegno dei sedili, separati con un braccio centrale, e la tappezzeria firmata Lanzoni Milano, oltre a finiture in pelle Connoly grigia, interamente cucita a mano, che facevano sembrare davvero questo modello a uno di fascia alta. Diverso anche il cruscotto e il volante sportivo in pelle, oltra alla moquette e un impianto stereo doppio.

E poi anche un po’ di tecnologia che non guasta, come l’antifurto, i vetri elettrici con comandi sul cruscotto, che le city car dell’epoca in pratica non avevano. Ma era una Fiat decisamente alla portata di pochi. Infatti costava 10 milioni di lire più iva questa modifica, in pratica il doppio del costo dell’auto originale che veniva modificata, per un totale vicino ai 16 milioni. Ma chi ce l’ha oggi ha tra le mani una vera fortuna, visto che il mercato dei pezzi d’epoca va alla grande. Ma sareste capaci di liberarvi di un pezzo di storia come questo?

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