Stop ai motori termici, ecco perchè non si limita all’Unione Europea

Quasi tutto il mondo ha abbracciato il progetto per dire addio ai motori termici. Ecco le scadenze poste oltre all’accordo raggiunto dall’Unione Europea.

Approvato, da parte dell’Unione Europea, l’accordo che metterà fine alle vendite di auto a combustibili fossili entro il 2035. Gli Stati dell’UE si uniranno quindi a circa altre 12 Nazioni che hanno fatto la stessa scelta ponendo delle scadenze, con l’obiettivo di limitare una delle principali cause del cambiamento climatico.

Addio motori termici
Tesla (mondofuoristrada.it)

Pioniere di questo progetto sono la Norvegia e la Cina. La prima ha posto come limite il 2025, a partire dal quale verranno venduti solo veicoli elettrici a batteria o a idrogeno.

La Cina, invece, ha intrapreso un progetto dalla dimensioni gigantesche. In quanto uno dei Paesi più inquinanti al Mondo, la Cina ha assunto un ruolo primario nella produzione di veicoli elettrici, con diversi obiettivi da raggiungere. Il primo di questi è occupare il 20% delle vendite con veicoli elettrici entro il 2025, e arrivare oltre il 50% nel 2035.

Anche gli Stati Uniti partecipano al progetto mondiale. Secondo il Piano sul Clima del presidente Biden, gli Stati Uniti prevedono di arrivare ad emissioni zero entro il 2030. Al momento, però, sono ancora lontani. Nel 2022, ad esempio, i veicoli elettrici hanno rappresentato solo il 5,8% delle vendite. Stesso discorso per gli Stati della California e di New York, che insieme al Canada puntano al 2035.

Addio ai combustibili fossili, il piano dell’Unione Europea

L’Unione Europea ha approvato l’accordo per mettere fine alle auto a combustibili fossili entro il 2035. A differenza di altri stati, tuttavia, nel cloro entreranno anche le ibride. Potranno essere vendute soltanto le auto full electric oppure quelli a idrogeno.

Addio Motori termici piano ue
L’Unione Europea ha approvato l’accordo sui combustibili fossili (ansafoto.it) mondofuoristrada.it

Discorso a parte per i carburanti, ancora in fase di sviluppo ma che, si spera, vengano prodotti dalla Co2 utilizzando energia green.

Nel 2022 le vendite di auto elettriche hanno rappresentato il 12,1% in Europa, e si sono moltiplicate le zone a basse emissioni.

Anche altre nazioni hanno, ovviamente, sposato il progetto. Gran Bretagna, Israele e Singapore hanno messo una scadenza al 2030. La Gran Bretagna, ad esempio, ha avviato un progetto più ampio, denominato “rivoluzione industriale green”, che ha anche l’obiettivo di creare migliaia di posti di lavoro.

Stesso discorso per il Giappone, che grazie a Toyota sta facendo passi avanti nel mondo dell’ibrido. Nel 2022 le vendite di auto elettriche sono state l’1,7%. Infine l’India e il Cile, che puntano al 2030 e al 2035.

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