Caro carburanti, dal Governo arriva finalmente la soluzione: così i prezzi non saliranno più

Il caro carburanti persiste ormai da tempo, nonostante le grida di aiuto lanciate da tanti cittadini. Ora però il governo sembra essere finalmente pronto a intervenire.

Riuscire a far fronte a tutte le spese ormai da tempo è difficile per molti italiani, al punto tale che diventa difficile per la maggior parte di loro nascondere la preoccupazione che avvertono per quello che accadrà nei prossimi mesi. Le prospettive appaiono tutt’altro che buone, ben sapendo di dover mettere in conto un incremento dei costi per le bollette, a cui si aggiunge quanto previsto per il rifornimento della propria auto, cosa a cui non è possibile rinunciare se questa è l’unico mezzo che è possibile utilizzare per raggiungere il proprio posto di lavoro.

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Il caro carburanti è evidente da tepo in fase di rifornimento – Foto | Canva – Mondofuoristrada.it

Il caro carburanti è un problema che persiste ormai da mesi, diventato però ancora più forte da inizio 2023, in concomitanza con il taglio delle accise, misura che permetteva di risparmiare circa 30 centesimi al litro, Chi pensava che questo provvedimento potesse essere riproposto deve però mettere il cuore in pace, questo non risulta essere sostenibile al momento per le casse dello Stato.

Caro carburanti: il governo pronto a intervenire

Nel momento in cui era stata eliminata la misura che prevedeva il taglio delle accise si era sottolienato quanto quella fosse “ingiusta” perché garantiva un vantaggio a tutti, compreso chi non aveva certamente problemi ad arrivare alla fine del mese. Tanti si aspettavano così in tempi brevi un altro provvedimento a sostegno delle fasce più deboli, ma per mesi c’è stato un vuoto normativo.

Ora, però, le cose potrebbero finalmente cambiare. Una delle idee attualmente allo studio riguarda la possibilità di introdurre quella che viene definita “accisa mobile”, che può essere ritenuta più equa per contrastare il caro carburanti. Si arriverebbe così a una riduzione delle imposte solo se il prezzo della benzina dovesse superare il prezzo medio relativo al bimestre precedente, sulla base del valore di riferimento indicato nel Def.

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Fare rifornimento costa sempre di più – Foto | Canva – Mondofuoristrada.it

A quel punto, il sistema sarebbe davvero semplice: se i prezzi aumentano, diminuiscono le accise, in modo tale da far fronte alla situazione. Si riuscirebbe così a ridurre l’impatto delle accise, mentre prima finivano per essere uno strumento importante che finiva per condizionare i costi sostenuti al distributore.

Sarà davvero la mossa giusta?

Non manca chi non sembra essere troppo convinto sull’efficacia dell’accisa mobile, pensando che non sia questo il modo ideale per risolvere il caro carburanti. Questo, infatti, può portare a un abbassamento della spesa al distributore, ma non ci sarebbero troppe certezze, visto che è legato a un fattore esterno.

C’è infatti il rischio concreto che un risparmio possa esserci, ma possa risultare talmente poco impattante da non riuscire a farci nemmeno caso. Nonostante tutto, potrebbe esserci un aspetto positivo: si potrebbe escludere un ulteriore aumento dovuto alla riduzione delle accise. Insomma, una differenza minima, ma almeno non si andrebbe a peggiorare la situazione come accaduto spesso nei mesi passati.

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