L’industria dell’Automotive sta viaggiando ad una velocità tale che grossi brand hanno perso appeal e sono costretti a dire addio, lasciando spazio a nuovi nomi.
Il mondo delle quattro ruote sta attraversando un lungo periodo di crisi senza precedenti. Non si tratta solo di una questione di vendite ma c’è, di fondo, un problema concettuale. La situazione è spaccata tra due generazioni a confronto che cercano cose diverse. I giovani progressisti ammirano marchi coraggiosi come Tesla che rappresentano il futuro, mentre una vecchia guardia, cresciuta con l’odore della benzina, ha contribuito alla vendita, ancora oggi, di auto termiche.
Almeno alle nostre latitudini gli adulti hanno delle possibilità economiche che superano di gran lunga quelle dei giovani che, a stento, possono cambiarsi lo scooter elettrico e questa ha una certa incidenza sulla crescita del mercato. Vi sono stati brand che, per una vita, hanno cavalcato un hype, ma ora sono concentrate sulle nuove tendenze. Il brand SEAT ha riscosso un successo importante nel secolo scorso, abbracciando una strada simile alla FIAT in Italia.
I due brand si sono anche intrecciati per tanti anni, prima dell’entrata nel Gruppo Volkswagen nel suo universo di marchi top come Audi, Skoda, Bentley, Bugatti, Lamborghini e tanti altri. SEAT che rappresenta l’acronimo di Sociedad Española de Automóviles non ha più lo stesso appeal di prima da quando è stato lanciato il nuovo marchio Cupra.
Quest’ultimo ha fatto faville, diventando un vero e proprio caso di studio negli ultimi anni. La SEAT fu fondata il 9 maggio 1950 dall’Instituto Nacional de Industria (INI) per il 51% e da FIAT, ora nel Gruppo Stellantis, per il 7%. I due brand avevano in comune diversi progetti, come ad esempio la Marbella. La fabbrica della SEAT si trova a Martorell, città industriale sita a circa 26 km a Nord-Ovest di Barcellona.
Novità clamorosa per il marchio Seat
Re Juan Carlos di Spagna voleva un marchio top sul territorio iberico e l’apertura della ciudad industriale diede un immagine diversa al Paese. Il listino, successivamente, si è allargato con diverse auto di ottimo livello, come la Leon, la Ateca e l’Arona. Per generazioni la SEAT ha rappresentato un ottimo compromesso per qualità discreta a buon prezzo, ma il futuro si chiamerà Cupra.
Il brand, sempre parte del potente gruppo VW, è diventato un punto di riferimento, non solo in Spagna. I fatturati attuali di Seat sono crollati, mentre la Cupra ha fatto registrare numeri clamorosi. Lo scorso anno il Gruppo Seat ha vissuto un momento infernale con un crollo delle vendite del 40,5% rispetto al 2021, con sole 232.700 immatricolazioni. La Seat non sparirà del tutto, come è stato rilanciato sui principali media nelle ultime ore, ma il brand sta pianificando di aggiornare l’Ibiza, l’Arona e la Leon per continuare a offrire vetture ICE super-efficienti e anche PHEV di qualità per quanto concerne le Leon.
Il CEO di Volkswagen Thomas Schäfer, su LinkedIN, ha annunciato che sul lungo periodo Seat avrà una chance importante per “offrire nuove forme di mobilità di cui i giovani hanno bisogno, come la condivisione, gli abbonamenti e la micromobilità, in cui abbiamo già molta esperienza con SEAT MÓ”.