È una multa salatissima, ma non devi pagarla: così è illegittima

Le multe non piacciono a nessuno, soprattutto quelle salatissime. Se ne prendi una, fai attenzione a questo dettaglio incredibile.

Le multe, per ovvi motivi economici, non piacciono a nessuno. Ne esistono di vario tipo, e sono tutte regolamentate dal Codice della Strada. Alcune sono più pesanti di altre, anche per la pericolosità del gesto sanzionato. Proprio per questo tali contravvenzioni vanno solitamente a costare di più al trasgressore.

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Multa grave, ma non sempre valida (mondofuoristrada.it)

Pensiamo al verbale legato ai semafori. Sono sicuramente fra le multe più frequenti che vengono comminate. La segnaletica dei semafori è importantissima, perché evitano incidenti che in caso contrario si verificherebbero all’ordine del giorno. Ecco perché sono previste pene severe. Pensiamo ad un automobilista che passa con il rosso. In questo caso, il Codice della Strada prevede una multa che varia dai 167 ai 655 euro.

Se l’infrazione viene commessa fra le 22 e le 07, quindi in orario notturno, può aumentare del 33,3%. Se si paga entro cinque giorni, la multa si riduce del 30%. E’ prevista anche la decurtazione di sei punti dalla patente, per chi commette una violazione di tale genere. In caso di neopatentati, i punti salgono a 12. In caso di guida recidiva, stessa trasgressione commessa due volte entro due anni, è prevista la sospensione totale della patente da uno a tre mesi.

Multa per passaggio con semaforo rosso: quando non è valida

Incredibile ma vero, non sempre però questo tipo di multa è valida. Esistono dei casi in cui il pagamento di questa multa può essere evitato. Per esempio quando l’incrocio dove è presente il semaforo non è considerabile pericoloso. Oppure nel momento in cui il verbale ricevuto dall’automobilista risulta essere incompleto. Nel primo caso, è vero che – anche se un semaforo non si trova nei pressi di un incrocio – in caso di infrazione la multa è valida eccome. Ma è anche vero che il Comune deve motivare l’installazione della telecamera ad infrarossi.

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Multa semaforo rosso, non sempre è valida (mondofuoristrada.it – Canva)

L’Avvocatura Generale dello Stato ha sottolineato come, nella delibera di installazione, debba essere chiara la motivazione della scelta presa, quella di installare in quel preciso punto un dispositivo di rilevamento. Se risulta che il Comune ha installato un semaforo in un incrocio non pericoloso, il giudice potrebbe censurare la scelta dell’ente locale per eccesso di potere. In questo caso è perciò possibile contestare la multa ricevuta.

Per quanto riguarda il secondo caso, quello in cui il verbale risulta essere incompleto, ricordiamo che lo stesso deve indicare alcuni elementi fondamentali quali giorno, ora e località in cui è stata commessa la violazione; generalità del proprietario del veicolo; tipo di veicolo e targa; indicazione della norma violata; modello e numero di matricola del dispositivo di rilevazione utilizzato; tempo entro cui le telecamere si attivano una volta scattato il rosso.

Infine, vanno aggiunte anche le ragioni che hanno portato la Polizia a non contestare immediatamente l’infrazione. In caso contrario, beh, pur con il passaggio con il semaforo rosso acceso la multa diviene invalida. Senza dimenticare che ogni multa può essere giustificata con le giuste e lecite motivazioni. Per esempio, un’emergenza legata all’arrivo in ospedale.

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