Anche in F1 si paga l’assicurazione? La risposta ti lascerà senza parole

Il circus della F1 appare come una oasi dorata all’esterno, in cui i piloti possono tutto e per superare i limiti, a volte, fanno a pezzi monoposto milionarie. Ecco svelata la verità sulle assicurazioni.

Nella categoria regina della Motorsport odierna far quadrare i conti è un’esigenza dettata dall’introduzione di un tetto di spesa. Nel 2021 i vertici hanno voluto immettere un Budget Cap per livellare i valori in campo e permettere anche ai team minori di colmare il gap. L’esperimento è fallito perché con la reintroduzione della auto ad effetto suolo ha dominato una sola squadra.

assicurazione formula 1
Assicurazioni e Formula 1 (Ansa) mondofuoristrada.it

La Red Bull Racing, dopo i riconoscimenti iridati della scorsa annata, ha vinto sin qui tutte le tappe del mondiale 2023. Alle spalle della RB19 diversi team hanno dovuto spingere l’acceleratore sugli sviluppi, considerando anche l’obbligo di rimanere entro certi parametri di spesa. L’esigenza primaria è quella di evitare incidenti che possono decurtare, in modo sensibile, il budget.

In F1, storicamente, sono avvenuti crash che hanno portato ad esborsi record. Uno dei più tragici, in tal senso, avvenne nel 2012 sull’iconico tracciato di Spa Francorchamps. Romain Grosjean commise un errore da rookie, causando il panico alla prima curva. Ben tre milioni di danni causati dal francese furono coperti poi dai singoli team coinvolti.

Come funzionano le assicurazioni in F1

Le Power Unit, i telai e i cambi, dato il livello di tecnologia estremo, possono arrivare a costare cifre iperboliche. I team non possono mettere in conto a ciascun driver i danni che procurano. Per questo motivo è sempre più arduo per team minori investire su astri nascenti senza sponsor o con una valigia piena di milioni.

Nella categoria regina del Motorsport le uniche assicurazioni previste riguardano la Federazione Internazionale dell’Automobile che, con l’ottenimento della super licenza di un pilota, prevedono un massimale di 15 milioni di euro in caso di morte o invalidità, oltre all’assicurazione privata del driver.

Come funzionano le assicurazioni in F1
Testa a testa in Formula 1 (Ansa) mondofuoristrada.it

I piloti, con un contratto privato, assicurano la cifra percepita nello stipendio annuale. Naturalmente questa tipologia di contratti non assicura una scuderia ad un risarcimento per i danni causati in pista da un pilota. I top team come Mercedes, Ferrari, Red Bull Racing non hanno problemi, ma una piccola realtà come potrebbe affrontare esborsi milionari senza una adeguata copertura degli sponsor?

Ecco che la figura dei piloti paganti, figli di famiglie ricchissime, ha assunto un ruolo sempre più impattante nel circus della F1. Pastor Maldonado, nelle categorie minori, aveva stipulato una assicurazione anche per i danni in caso di crash. Il driver era noto per i suoi incidenti in pista, ma in GP2 e in F1, naturalmente, il peso ricadde sulle squadre che lo misero sotto contratto. Di monoposto ne ha sfasciate il sudamericano, ma erano altri tempi.

Oggi la categoria regina del Motorsport ha dovuto mettere un freno alle spese pazze. Ecco perché si è pensato al congelamento dei motori. Tre PU devono durare per l’intero arco della stagione, soprattutto per una questione di costi. La Formula 1 andrà sempre più nella direzione del risparmio in futuro.

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