Pioggia di multe in arrivo per gli italiani: non si potrà più parcheggiare così

Una recente sentenza della Corte di Cassazione è destinata a fare scuola. Addio ai parcheggi in queste zone 

Trovare un parcheggio nelle città italiane è sempre più difficile e spesso c’è chi decide di ingegnarsi per “inventarlo”.

Sosta selvaggia minicar, pioggia di multe in arrivo
Sosta selvaggia minicar, pioggia di multe in arrivo (Ansa) – Mondofuoristrada.it

Le minicar arrivate in Italia come alternativa al motorino per i giovanissimi over 14 in possesso del patentino, si è ben presto trasformata in un mezzo adottato anche dai più grandi. La sua grandezza estremamente ridotta ne facilita notevolmente la possibilità di essere parcheggiata anche in picolissimi spazi. Chi per costi o utilità le preferisce alle sorelle maggiori Smart e Toyota IQ si è anche fatto da sempre sostenitore di un’importante battaglia: le microcar si possono parcheggiare negli spazi riservati alla sosta dei motorini. Per la Cassazione non è così!

Minicar: addio sosta selvaggia nella zona dei motorini

La Corte Suprema si è pronunciata in seguito al ricorso di una società che nel 2015 si era vista comminare una multa salata verso la minicar ad uso aziendale parcheggiata nella zona riservata ai ciclomotori. Gli avvocati di parte avevano deciso di fare ricorso al Giudice di Pace di Roma facendo leva sulla classificazione della minicar come quadriciclo leggero e adducendo perciò l’illegittimità del verbale. Il GdP pronunciandosi a due anni di distanza dava ragione al resistente Comune di Roma sulla scorta del dettato legislativo che non assimila in alcun modo le microcar alla categoria dei ciclomotori, bensì sulla base dell’art. 53, comma 1, lett. h del Codice della Strada, il mezzo in questione è da includere nella categoria dei quadricicli a motore, così come evincibile anche dalla relativa carta di circolazione.

La Sentenza della Corte di Cassazione sulla sosta delle minicar
La Sentenza della Corte di Cassazione sulla sosta delle minicar (Ansa) – Mondofuoristrada.it

La società decideva di impugnare la sentenza presso il Tribunale di Roma il quale nel 2019 si pronunciava nuovamente a favore del Comune aggiungendo a quanto detto dal GdP in primo grado anche un ulteriore elemento. Nell’ambito della sosta dei veicoli occorre fare riferimento alla segnaletica sia dei cartelli a bordo strada che quella orizzontale. Nel caso di specie era evidentemente esposto un cartello stradale che riservava la sosta ai soli ciclomotori. Ad inserire l’ultimo tassello del puzzle ci ha pensato la Corte di Cassazione che nel 2023 ha respinto il ricorso proposto dai legali della società avverso la sentenza del Tribunale di Roma aggiungendo a quanto precedentemente detto dai giudici di primo e secondo grado che “nelle zone di sosta in cui gli spazi destinati a ciascun veicolo sono delimitati da segnaletica orizzontale, vale a dire dalle classiche strisce, i conducenti sono tenuti a sistemare il proprio veicolo nello spazio ad esso destinato, senza invadere gli spazi contigui”. Perciò considerando le dimensioni della minicar che strabordano le strisce orizzontali della segnaletica riservata alla sosta dei motorini non si può che considerare illegittima la sosta.

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