Prezzo benzina, nuovi clamorosi aumenti in arrivo: gli italiani tremano (Le date esatte)

Prezzo benzina, nuovi clamorosi aumenti in arrivo: gli italiani tremano. Il contesto internazionale continua a vessare i cittadini sui costi del carburante

Dal prossimo 5 febbraio ci troveremo a fare i conti con un nuovo rincaro di benzina e diesel. Il tutto è relativo all’embargo verso i prodotti raffinati provenienti dalla Russia. Si torna a parlare di accisa mobile per correre ai ripari.

Aumentano benzina e diesel
Aumentano benzina e diesel – Mondofuoristrada.it

Quella che doveva essere una guerra lampo si è rivelato essere un conflitto di posizione. E’ passato circa un anno da quando i carrarmati dell’esercito russo si sono affacciati al confine ucraino, con l’intento di riportare sotto l’egida di Mosca l’ex territorio appartenente all’URSS. La resistenza del presidente Zelensky, aiutato dalla Nato, si è mostrata più ardua del previsto per Putin, che continua a non mollare la presa.

Un gioco a scacchi nella geopolitica internazionale che non può non avere ripercussioni sugli altri Paesi, specie in un mondo ormai globalizzato. Gli effetti sull’economia internazionale, specie europea, sono stati disastrosi, tanto da far innalzare le spese per i cittadini di oltre un 20% (complessivo di inflazione). In Italia si stanno vivendo ripercussioni disastrose per le tasche della popolazione, specie per le difficoltà intrinseche dei vari governi nel porre rimedio all’aumento dei costi. 

Prezzo benzina, possibili aumenti a partire da domenica: a cosa sono dovuti

Aumento prezzi benzina
Aumento prezzi benzina – Mondofuoristrada.it

Il settore dei carburanti ha vissuto negli ultimi 12 mesi un andamento pericoloso. Rialzi costanti, intervallati da piccole discese e da qualche aiuto istituzionale, per mitigare l’effetto del caro prezzi del greggio. Nonostante poi i barili di petrolio siano calati di valutazioni, tutta un’altra serie di parametri hanno mantenuto alto il costo al distributore. Ora l’ultimo intoppo arriva dall’embargo imposto dai paesi occidentali alla  Russia, con l’obiettivo di ridurre i ricavi di Putin e fiaccare la loro resistenza.

Il problema è che questo mal si concilia con le esigenze di limitare l’ascesa vertiginosa dei prezzi di benzina e diesel.  Dal 5 Febbraio, infatti, i paesi aderenti alle sanzioni non potranno più acquistare prodotti raffinati dalla Russia ad alcun prezzo. Non potranno neanche offrire servizi di trasporto marittimo per consegnare greggio o prodotti acquistati al di sopra del cosiddetto “price cap”.

Ancora resta da capire quale sarà l’impatto effettivo di tale mossa sui costi che i cittadini troveranno alle varie stazioni di servizio a partire da domenica. 

Benzina e diesel potrebbero aumentare ma in modo lieve: ci sono alcuni fattori che fanno ben sperare

Prezzo della benzina
Prezzo della benzina in rialzo dopo gli scioperi – Mondofuoristrada.it

Secondo le dichiarazioni rilasciate ad Associated Press da Kadri Simson, commissaria europea per l’energia, l’impatto potrebbe non essere così devastante, visto che i vari mercati hanno avuto diverso tempo a disposizione per adattarsi al contesto. L’annuncio dell’embargo risale allo scorso giugno e tutti i paesi si sono già premuniti di rifornire le proprie scorte di gasolio in questo periodo.

Infine, in base a quanto detto ad Associated Press da Hedi Grati, responsabile della ricerca su combustibili e raffinazione di S&P global commodity insights, un aiuto sostanziale potrebbe arrivare dall’ampliamento della capacità di raffinazione dei paesi arabi, quali Kuwait, Arabia Saudita e Oman. Tutto questo potrebbe “alleviare ulteriormente qualsiasi impennata di prezzi derivante dal divorzio con la Russia”. Vedremo se tutti questi fattori saranno sufficienti a salvaguardare un minimo i cittadini italiani da un rincaro che comunque (pur se in minima parte) sarà effettivo dalla prossima settimana.

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