Il colosso dei motori General Motors dovrà correre ai ripari in fretta, richiamando migliaia di veicoli. Ecco il motivo della decisione.
Il tema dei richiami è centrale nel mondo delle quattro ruote, a seguito del crollo della qualità produttiva dei vari modelli, che risultano ormai essere pieni zeppi di problemi, e ciò vale per tanti brand. Negli USA, la Tesla ha richiamato oltre 5 milioni di auto nel 2024, davanti a Stellantis e Ford, che comunque sono andate oltre i 4 milioni. Non se la passa tanto meglio General Motors, altro gigante del settore automotive, che ora dovrà intervenire per correggere un difetto specifico di una vettura.
La notizia è stata riportata dal sito web “Autoevolution.com“, sempre molto informato su questa tipologia di tematiche, che ha sottolineato una grave dimenticanza comparsa su una Cadillac. Ricordiamo che la Cadillac è il marchio scelto da General Motors per l’esordio in F1, che avverrà il prossimo anno con power unit Ferrari. Nel 2028, il colosso a stelle e strisce porterà al debutto anche un proprio motore, con l’obiettivo di ben figurare. Nel frattempo però, c’è da mettere al primo posto il cliente, e l’errore è stato grossolano su questa vettura.
General Motors, scatta il richiamo per la Cadillac Lyriq
Continua la sarabanda di richiami, ma questa volta, non c’è un problema tecnico specifico a causare la campagna, ma una dimenticanza che riguarda il manuale delle auto. General Motors ha richiamato ben 10.643 esemplari della Cadillac Lyriq di ultima generazione, il modello realizzato per l’anno 2025. Sul manuale a disposizione dei clienti, infatti, è stata realizzata una descrizione non corretta dei poggiatesta posteriori, e ciò ha costretto il brand a prendere dei provvedimenti.

I veicoli interessati non sono conformi ad un determinato requisito dello standard federale di sicurezza dei veicoli a motore per i poggiatesta, e General Motors ha avviato le proprie indagini su questo tema già lo scorso 10 di gennaio. L’errore è stato fatto per la Cadillac Lyriq in vendita su mercati australiani, neozelandesi e statunitensi, ed a partire dal 26 di marzo scorso, l’errore è stato corretto sui modelli di nuova produzione. Tutti quelli prodotti prima di quella data dovranno partecipare al richiamo, in modo da sistemare l’errore che è stato commesso.