Autovelox e tutor, come vengono comminate le multe e dove si trovano | Le differenze tra i due strumenti

Ormai è quasi impossibile non incontrare un autovelox o un tutor nelle strade a percorrenza veloce. Ecco quali sono le differenze tra i due

Un incubo per tutti gli automobilisti. Di cosa stiamo parlando? Delle multe derivanti dal controllo elettronico della velocità. Che si tratti di tutor o di autovelox dobbiamo prestare massima attenzione a quello che incontriamo per strada. I due dispositivi utilizzati dalle forze dell’ordine e dai vigili per capire a che ritmo stiamo viaggiando, sono ormai presenti sulla maggior parte delle nostre strade ad alta percorrenza.

Autovelox e tutor differenze
Cosa cambia tra un autovelox e il tutor (Mondofuoristrada – Ansa)

Come tutti sappiamo i limiti di velocità possono variare in base al tratto stradale in cui ci troviamo e per questo non è possibile mantenere sempre un’andatura uguale. Rispetto a qualche anno fa il vantaggio attuale è che ora, per legge, va segnalato obbligatoriamente il posizionamento di un autovelox, con metri di anticipo, altrimenti la contravvenzione può essere contestata. La stessa cosa avviene con il tutor.

Ma quali sono le differenze tecniche tra questi due dispositivi? Vediamole insieme.

Autovelox e Tutor, come funzionano e dove si trovano:  tutto quello che c’è da sapere

La prima cosa che bisogna sottolineare è che l’autovelox ravvisa la nostra velocità davanti ad un puntatore laser o ad una fotocellula. Ora sono in corso di sperimentazione anche nuove macchine che sono in grado di percepire l’eventuale decelerazione prima di arrivare in prossimità del controllo. Con le vecchie strumentazioni, però, gli automobilisti, qualora riescano ad essere a conoscenza della presenza di un autovelox, possono rallentare e rientrare nella velocità consentita.

Tutor autostrada
Dove sono e come funzionano i tutor (Mondofuoristrada – Ansa)

Discorso differente è il tutor, che spesso vediamo sui tratti autostradali. In questo caso non viene ravvisata la velocità dalle telecamera che punta le nostre auto. In realtà si riscontra solamente il tempo di percorrenza di un determinato tratto. Da ciò ne consegue che è completamente inutile rallentare in prossimità dell’ultimo check, perchè il sistema terrà presente la nostra velocità media su tutto il tratto. 

Per quanto riguarda le contravvenzioni, va ricordato che c’è un margine del 5% per il tutor (5 km/h con autovelox) in cui si riesce a passarla liscia. Qualora invece si infranga tale limite si incorre nell’articolo 142 del Codice della Strada, nel quale sono stabilite le multe per eccesso di velocità. Si passa da 42 a 173 euro per chi supera i limiti di non oltre 10 km/h. Poi si sale a 173-649 euro come range per chi supera i limiti da 11 a non oltre 40 km/h ( e tre punti in meno sulla patente).

Addirittura si possono pagare da 543 a 2.170 euro, con sospensione della licenza di guida, per chi supera da 41 a 60 km/h, fino ad arrivare ad un massimo di 3.383 euro per chi eccede oltre 60 km/h.

Per avere informazioni precise su dove sono posizionati in Italia tutor e autovelox (fissi), basta collegarsi sul sito di Autostrade e dare un’occhiata all’apposita sezione (CLICCA QUI).

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