Rivelazione shock su Ayrton Senna: era già tutto fatto

Ayrton Senna è stato per molti il più grande pilota in F1, con il suo talento che avrebbe potuto essere messo in mostra in altre Scuderie.

Poter descrivere Ayrton Senna è una delle più grandi imprese che ci possano essere. Forse basta semplicemente il suo soprannome, ovvero “The Magic”, per poter far capire con lui tutto quanto poteva passare dalla sfera dell’irreale a quella del possibile.

Ayrton Senna rivelazione
Ayrton Senna, era tutto fatto (Fonte: LaPresse)

Sono state in totale quattro le Scuderie che hanno beneficiato dei suoi straordinari colpi da maestro, partendo dalla piccola Toleman che nel 1984 andò a un passo dal successo a Montecarlo. Ayrton era già troppo grande per una Scuderia così piccola, dunque l’anno seguente passò alla Lotus dove per tre anni si dimostrò il pilota del futuro.

Per bene due anni vinse infatti il premio di “uomo Pole” della stagione, peccato che alcuni problemi alla sua monoposto gli impedirono di lottare per il titolo massimo. Nel 1988 passò così alla McLaren dove vinse i tre titoli della sua carriera (1988, 1990 e 1991), prima di cedere il passo al dominio della Williams.

Proprio con questa Scuderia firmò nel 1994 e sarebbe stata bellissima la sfida al vertice contro la Benetton del nuovo fenomeno Michael Schumacher, ma a Imola l’1 maggio 1994 finì un sogno. Senna però avrebbe potuto correre anche per un’altra storica Scuderia, secondo le parole del suo storico fondatore.

Eddie Jordan e la mancata firma con Senna:” Tutta colpa della Marlboro”

Ayrton Senna si stava già facendo conoscere dagli addetti ai lavori nel 1983, anno in cui diede vita a una splendida sfida in Formula 3 contro Martin Brundle. Alla fine fu il brasiliano a trionfare e l’assistente della Jordan di allora, tale Jim White, aveva contattato già nel 1982 Eddie Jordan per poter visionare il ragazzo.

Eddie Jordan a un passo dalla firma con Senna
Eddie Jordan, perché non è arrivato Senna? (Fonte: Ansa Foto)

Eddie, vieni a vedere questo tizio che si chiama Da Silva (nome del padre con il quale corse negli anni giovanili). Lo vidi di persona nel circuito di Snetterton e nella stagione 1983 ho provato a fargli firmare un contratto. La Marlboro lo voleva ancora un anno in Formula 3 e così venne mandato alla West Surrey Racing, da lì poi cambiò anche il suo nome in Senna“. Così ha raccontato Eddie Jordan ai microfoni del podcast “Formula for Success“, programma condotto con David Coulthard.

Il numero uno della Jordan ha spiegato come i rapporti con Senna continuarono a essere più che buoni, tanto è vero che fu proprio lui a consigliare l’assunzione di Rubens Barrichello. Ci fu anche un secondo momento per vedere Senna alla Jordan, quando ormai non era più un ragazzino.

Nel 1993 voleva andarsene dalla McLaren e, che ci crediate o no, gli ho offerto di diventare il proprietario al 50% per poter diventare pilota della Jordan. Avrebbe dovuto però rimanere legato a quel ruolo anche in seguito e alla fine non se ne fece nulla.” Storie davvero pazze di una F1 che sembra essere davvero così lontana da quella attuale e che è entrata nella leggenda anche grazie a un mito come Ayrton Senna.

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