Fiat Topolino, grandi notizie per chi vuole acquistarla: grazie al Governo Meloni non costerà quasi nulla

Fiat Topolino: la situazione attuale sugli incentivi per le microcar, grazie al governo Meloni saranno accessibili a più persone.

Il settore delle microcar elettriche è sempre più in espansione, grazie soprattutto a Stellantis, casa produttrice di tre modelli: Fiat Topolino, Citroen Ami e Opel Rocks. Accessibili anche a chi dispone di patente AM, dai 14 anni in su, la situazione sugli incentivi sembra essere migliorata grazie al nuovo governo. Tutti i dettagli.

Incentivi Fiat Topolino
Fiat Topolino (mondofuoristrada.it)

Le microcar a zero emissioni costituiscono un’alternativa sostenibile e conveniente per la mobilità urbana, grazie alla loro ridotta dimensione, al design accattivante e alle tecnologie innovative. Inoltre, le microcar elettriche rappresentano una scelta interessante per i giovani guidatori che, iniziando ad avere la patente AM, possono iniziare ad accedere a questa nuova categoria di mobilità sostenibile. L’incremento degli incentivi governativi per l’acquisto di queste vetture rappresenta un ulteriore impulso per il loro sviluppo e successo nel mercato automobilistico.

Fiat Topolino: gli incentivi del governo Meloni per le microcar

Inizialmente sono stati erogati 40 milioni di euro (35 dedicati agli esemplari elettrici) per le microcar elettriche. L’anno scorso, tuttavia, gli incentivi per l’acquisto di mezzi di categoria L, comprendenti anche le minicar, sono stati rinviati. Sono quindi rimasti 5,6 milioni di euro del 2022 che potrebbero essere utilizzati per incentivare l’acquisto della Fiat Topolino e del resto della categoria L. L’ANCMA ha quindi approfittato per chiedere al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, di sbloccare i fondi e di rimuovere i veicoli elettrici dalla categoria L in modo da assicurare una gestione autonoma e tempi più rapidi di intervento.

Incentivi fiat topolino
Microcar elettriche Fiat: nuovi incentivi (Foto da ANSA) – Mondofuoristrada.it

La categoria L è stata trainata proprio dalle minicar a zero emissioni, le quali costituiscono il 50% dei 35 milioni di euro messi sul tavolo. L’ANCMA chiede quindi certezza e continuità per non danneggiare le aziende del settore e per permettere una diffusione sempre maggiore della mobilità elettrica.

Inoltre, il richiamo degli incentivi favorirebbe anche i minorenni che, in possesso della patente AM, potrebbero accedere alla guida di una microcar elettrica, zero emissioni, senza inquinare e con un risparmio notevole rispetto all’acquisto di altre auto. In questo modo, il governo Meloni può dare il suo contributo a favore della sostenibilità ambientale e ad un nuovo modo di concepire la mobilità urbana.

Liberare le giacenze del 2022 rappresenterebbe una soluzione per garantire la copertura dell’attività commerciale nei mesi finali dell’anno. Inoltre, ANCMA richiede l’esclusione del capitolo relativo ai veicoli elettrici di categoria L, al fine di garantire una gestione indipendente e tempi di intervento più rapidi.

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