Autovelox non è niente, arriva il velocar: panico sul web, volano multe “pesanti”

Cosa succede con i nuovi autovelox? Lo sa bene Leonardo Pieraccioni che ha raccontato sul web la sua disavventura con il Velocar, un vero incubo

I sistemi di rilevamento della velocità sono sempre più evoluti grazie alla tecnologia e riguardano sia le strade urbane che extraurbane. Le forze dell’ordine oggi possono contare sul famigerato Velocar, un vero “mostro” tecnologico.

Cosa cambia con il Velocar
Automobilisti preoccupati con l’arrivo del Velocar (Mondofuoristrada – Ansa)

La prima volta che a livello mediatico abbiamo sentito parlare di lui è stato in seguito ad una disavventura di Leonardo Pieraccioni. Il famoso attore toscano, nei giorni scorsi, si è espresso su una piccola disavventura urbana di cui è stato vittima. Con la sua automobile, per le vie di Firenze, si è imbattuto nei nuovissimi sistemi di rilevamento della velocità, con il Velocar. Praticamente una sorta di tutor applicato alla vie urbane, che lascia pochissimo margine di scampo.

Pieraccioni, come raccontato su un video sul web, è stato “beccato” ad una velocità media di 58 km/h, su un tratto stradale che prevedeva un limite classico di 50. Considerando anche il 5% di tolleranza, l’attore ha pagato per un eccesso di soli 3 km/h. Sul video di Instagram spiega: “Dicono che il Velocar ti possa seguire per almeno 30 o 50 metri. Mio zio teme che lo stia ancora seguendo! Quando ti lascia sto Velocar?”.

Battute simpatiche ma che nascondono anche un minimo di preoccupazione per gli automobilisti italiani.

Il nuovo incubo degli automobilisti italiani: come funziona il Velocar

Ma come funziona il nuovo sistema Velocar, installato recentemente in diverse città italiane?

Partiamo col dire che si tratta di un rilevamento della velocità media in un tratto stradale prestabilito, come avviene con il tutor in autostrada. Il sistema SICVe PM, sui tratti extraurbani, consente alle forze dell’ordine di ricevere la fotografia dei veicoli che hanno superato il limite previsto. Allo stesso modo il Velocar svolte il compito nelle aree urbane.

Arriva il controllo con Velocar
Come funziona il Velocar (Mondofuoristrada – Ansa)

Si compone di due parti: il radar che monitora la velocità di percorrenza e le telecamere (una in ingresso e una in uscita dal tratto attenzionato) che scattano l’immagine dei trasgressori da inviare alla polizia stradale. Ovviamente anche il nuovo dispositivo mantiene un margine di tolleranza del 5% (minimo 5 km/h). La sanzione prevista (pagata anche da Pieraccioni) varia dai 42 ai 173 euro, come previsto dall’articolo 142 del Codice della Strada.

Rispetto ai normali autovelox, però, bisogna sottolineare come il Velocar non è ancora stato “mappato” sul territorio e quindi non possiamo avvalerci di app o notifiche per accorgerci della loro presenza. Non resta che rispettare pedissequamente tutti i limiti.

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