Il racconto commovente del cantante napoletano, Gigi D’Alessio: c’entra una vecchia Alfa Romeo 146 con tanti chilometri.
Ha alle spalle oltre trent’anni di carriera dove si è fatto amare prima nella sua Napoli, poi in tutta Italia. Gigi D’Alessio, cantante pop principalmente interprete di canzoni napoletane, è nel cuore del pubblico per la sua semplicità e la sua modestia. L’artista napoletano, che ha venduto oltre 26 milioni di dischi nel mondo, non ha mai dimenticato le sue origini. 
Sono tantissimi gli artisti che prima di diventare famosi non erano molto agiati. Tra questi vi è anche Gigi D’Alessio, che non ha mai nascosto il suo passato. Il cantante si è costruito il successo da solo in anni di carriera. In una recente intervista, d’Alessio ha commosso tutti ricordando un aneddoto dove c’entra anche suo padre, scomparso da diversi anni. E con lui una Alfa Romeo 146 degli anni Novanta.
Gigi D’Alessio commovente, c’entra suo padre
L’intervista di qualche tempo fa fu realizzata da Red Ronnie, bravo a toccare le corde giuste per far aprire il cantante con il pubblico. E così il campano classe ’67 ha raccontato cosa fece dei suoi primi guadagni da artista. Gigi racconta che quando ricevette i primi soldi da cantante, sua madre già non c’era più. Il papà aveva un negozietto, ed una vecchia auto malandata, una Peugeot.
Gigi chiese al padre di potergliene regalare una con i primi guadagni, ma inizialmente questi rifiutò per il bene del figlio. Il cantante oggi racconta che nel quartiere qualcuno iniziò a sottolineare che mentre lui girava in Mercedes il papà era ancora con la sua vecchia auto non in ottimo stato e nel suo negozio da aprire tutte le mattine. Senza però sapere che il cantante aveva già offerto aiuto al proprio padre. 
Fu grazie a queste malelingue che Gigi riuscì a convincere l’amato padre a farsi regalare almeno un’auto usata. Una vecchia Alfa 146 con 30mila chilometri già spesi. Il seguito però è strappalacrime. Ecco cosa raccontò il cantante dopo aver spiegato di quel suo regalo.
“Mio padre dopo un po’ morì, e io ho trovato la macchina con 30 mila km e i soldi in banca. Questo per farti capire chi era mio padre. Era uno che si comprava il biglietto, veniva allo stadio, si faceva i suoi pianti poi mi telefonava e mi diceva ‘Sono fiero di te'”. Un racconto davvero bello e che fa capire ancora una volta l’umiltà della famiglia D’Alessio.