Michael Schumacher, la confessione della moglie Corinna mette i brividi: tifosi impietriti

Da quasi 10 anni la vita di Michael Schumacher e della sua famiglia è cambiata: ora  la confessione della moglie Corinna mette i brividi

Ci sono due vite nella vita di Michael Schumacher. La prima è quella che conosciamo tutti, quella dell’uomo che per sette volte ha vinto il Mondiale di Formula 1 riscrivendo i libri dei record. La seconda invece è cominciata il 29 dicembre 2013 dopo l’incidente sulle nevi di Méribel.

Michael Schumacher, la confessione della moglie Corinna - Mondofuoristrada.it
Michael Schumacher, la confessione della moglie Corinna – Mondofuoristrada.it

Un evento drammatico che ha cambiato tutto per lui ma anche per la sua famiglia. E nella vita di prima come in quella di adesso, la persona più vicina è sempre una, sua moglie Corinna. Di fatto è diventata il suo angelo custode, ancora più di quello che era stata fino a quel giorno, perché resta evidente a tutti che ha dovuto reinventarsi.

Tocca a lei gestire tutto nella villa in Svizzera che è diventata il loro rifugio. Gina, la figlia più grande, è spesso occupata con i cavalli. Mick sta inseguendo il suo sogno di ripercorrere le orme del padre anche se quest’anno avrà un ruolo marginale come collaudatore della Mercedes. Così è tutto sulle spalle di questa donna forte e riflessiva anche se non è una situazione semplice.

Michael Schumacher, la confessione della moglie Corinna mette i brividi

La conferma è arrivata dall’ultima intervista di Eddie Jordan. Il 74enne ex team principal irlandese è stato il primo a far debuttare Michael Schumacher nel 1991 al GP del Belgio su una monoposto in Formula 1. E da allora i loro rapporti sono sempre stati costanti, almeno fino a quando non è cambiato davvero tutto.

Ora, parlando con il Sun, Jordan ha espresso la sua preoccupazione. Non tanto per per la situazione dell’ex campione del mondo, che continua a rimanere delicata. Quanto per Corinna che è costretta a vivere un’esistenza non sua.

“Sono passati quasi dieci anni e lei non è stata in grado di andare ad una festa, pranzare in un ristorante oppure in qualsiasi altro posto pubblico. Vive come una prigioniera perché tutti vorrebbero parlarle di Michael quando in realtà non ha alcun bisogno che gliene ricordino di continuo la condizione”.

Da quasi 10 anni Corinna è diventata la custode di Schumacher - Mondofuoristrada.it
Da quasi 10 anni Corinna è diventata la custode di Schumacher – Mondofuoristrada.it

Lui stesso avrebbe voluto andarlo a trovare almeno una volta ma mon gli è stato possibile. La famiglia del tedesco gli ha spiegato che non era cambiato nulla nei loro rapporti, continuavano a volergli bene. Ma era molto più importante la privacy e la tutela della sua salute, quindi sarebbe stato meglio lasciar perdere.

Jean Todt e il suo rapporto con il Kaiser: è uno dei pochi che continua ad andarlo a trovare

Uno dei pochissimi che negli ultimi nove anni è stato ammesso nella villa di Michael Schumacher e gli fa visita costantemente è Jean Todt. Nel loro lungo periodo in Ferrari, dal 1996 al 2006 hanno costruito un rapporto di amicizia solido che non è mai finito quando si è interrotto il rapporto di lavoro.

L’ex team principal della Rossa ed ex presidente della FIA ha spiegato tutto qualche mese fa, nel corso di una premiazione in Germania alla quale erano anche presenti la moglie e la figlia del campione.

Ha raccontato che gli manca la quotidianità che avevano in passato.  Ma non gli manca Michael perché tutte lde volte che può andare lo fa e sa che alla famiglia fa piacere. Intervistato dalla tv tedesca RTL ha raccontato la sua nostalgia e svelato un particolare inedito. “Effettivamente è vero, con lui lo faccio spesso: guardo le gare di Formula 1 con Michael”.

Michael Schumacher e Jean Todt - Mondofuoristrada.it
Michael Schumacher e Jean Todt – Mondofuoristrada.it

Ha confermato ancora una volta la voglia di lottare che ha l’ex campione del mondo. Così come il suo affetto speciale per Mick ora che sta ripercorrendo la stessa carriera del padre: “Trovo che ci siano state molte pressioni ingiuste su di lui. Quello che desidero per lui è la possibilità di guidare la macchina migliore. Poi potrà vincere gare e titoli”.

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