Ultim’ora caro carburanti, è allarme: che stangata per gli automobilisti

Continua la preoccupazione per il rincaro dei carburanti. Per gli automobilisti è una vera stangata. Cosa sta succedendo

Dallo scoppio della folle guerra in Ucraina avvenuto ormai un anno fa il costo del carburante è schizzato letteralmente alle stelle. Gli automobilisti hanno visto il prezzo di benzina e diesel salire a dismisura sino a raggiungere livelli preoccupanti in tutto il paese. Il Governo Draghi aveva provato ad intervenire sulla faccenda, optando per un taglio delle accise che aveva almeno in parte riportato la situazione nei ranghi.

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Preoccupa l’aumento dei costi della benzina – Mondofuoristrada.it

Il governo Meloni, però, ha deciso di non seguire la strada tracciata dal governo precedente, e ha deciso di stanziare gran parte del budget previsto dalla legge di bilancio sul risolvere l’emergenza del caro bollette. Questo ha fatto si che il taglio delle accise non venisse confermato e che da inizio anno il prezzo della benzina tornasse a salire.

Unatras scrive al ministero, è allarme per i rincari

La situazione continua ad essere critica. Gli automobilisti chiedono il sostegno dello stato per riuscire a far fronte all’emergenza, che ha messo in ginocchio non solo privati ma anche diverse attività. L’intervento del governo fatica però ad arrivare. I tempi si allungano, e con essi anche il prezzo della benzina continua pericolosamente a salire.

Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha ricevuto una lettera firmata da Unatras, l’Unione delle Associazioni nazionali più rappresentative dell’autotrasporto, formata da Confartigianato Trasporti, Fai Conftrasporto, Fiap, Fita Cna, Sna Casartigiani, Unitai, Lega delle Cooperative, Confcooperative e AGCI.

La lettera delle associazioni, preoccupazioni per il futuro

Nella lettera vengono manifestati tutti problemi della categoria, e si evidenzia come i territori siano scontenti per la mancata erogazione di risorse predisposte dall’esecutivo ma non ancora fruibili a livello locale per mancanza “dei correttivi necessari per la loro pratica spendibilità” si legge.

Nella comunicazione viene evidenziato come migliaia di realtà imprenditoriali si trovino in condizioni di grande difficoltà a causa di una situazione che sta diventando insostenibile. In molti rischiano di non riuscire più a continuare la propria attività. Questo nonostante le rassicurazioni e le promesse del governo sull’arrivo di immediate risorse a loro destinate. Queste ammonterebbero a 310 milioni, di cui 200 stanziati dalla Legge di Bilancio 2023, che non sarebbero però ancora stati messi a disposizione.

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Preoccupa l’aumento dei costi della benzina – Mondofuoristrada.it

C’è grande preoccupazione che la situazione e il malcontento generale possano degenerare e sfociare in una protesta non controllabile. Per questo l’Unione degli autotrasportatori sta valutando con gli organi esecutivi eventuali forme di autotutela più opportune proprio al fine di evitare questo tipo di situazioni. Intanto, per il prossimo 16 Marzo, è previsto l’incontro tra le associazioni di categoria e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Anche la Confartigianato Trasporti Sardegna ha manifestato la propria preoccupazione. Per l’ente con la fine del taglio sull’accisa e con l’incremento dei pedaggi autostradali nel 2023 si potrebbe avere un aumento pari a 10.300 euro per ogni veicolo, con grandi difficoltà per le imprese. Insomma, l’intervento statale è davvero necessario.

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