Autovelox, inutile frenare prima: quello che nessuno ti ha mai raccontato sulle odiate “macchinette”

Essere sorpresi da un autovelox, il dispositivo che serve a identificare chi non rispetta il limite di velocità in una data strada, è spesso motivo di terrore per un automobilista. Ma è davvero possibile farla franca? Questa è la domanda che si fanno in tanti.

Essere disciplinati quando ci si mette al volante è fondamentale, non solo per non causare pericoli a se stessi o agli altri, ma anche per non incorrere in una multa. Quest’ultima situazione può avvenire in una duplice modalità: non solo in seguito a normale controllo da parte delle forze dell’ordine, ma anche dopo essere stati sorpresi dall’autovelox, il dispositivo che viene tarato sulla base del limite di velocità fissato in quel punto.

Subire una sanzione per questo motivo è più facile di quanto si possa pensare. A volte, infatti, può bastare una semplice disattenzione o rendersi conto di essere in ritardo per arrivare a spingere un po’ troppo il pedale dell’acceleratore.

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In tanti odiano l’autovelox – Foto | Canva

Attenzione all’autovelox

Negli ultimi anni è in crescita il numero di autovelox che vengono posizionati sulle nostre strade, consapevoli di come l’eccesso di velocità possa essere la causa di molti incidenti dalle conseguenze anche pesanti. Si punta così non tanto a colpire le tasche degli automobilisti, quanto a renderli più consapevoli ogni volta che si mettono al volante.

Particolare attenzione viene rivolta soprattutto a quei punti in cui si tende a premere il pedale dell’acceleratore quasi in modo inconsapevole. I dispositivi si suddividono in mobili e fissi e possono rapppresentare un ostacolo non da poco soprattutto quando si deve intraprendere un lungo viaggio.

Sapere dove si trovano questi dispositivi in modo tale da agire in modo preventivo non è così difficile. Basta infatti consultare le mappe pubblicate dalla Polizia di Stato o scaricare sullo smartphone le app che sono in grado di individuarli in tempo reale e che vengono aggiornate periodicamente.

E’ possibile farla franca?

Essere a conoscenza dei punti in cui si trova un autovelox può permettere di agire in via preventiva e provare a fare qualcosa per moderare la velocità, in modo tale da evitare di prendere una multa. Non resta quindi che porsi un duplice interrogativo: è meglio avere un’andatura regolare in tutto quel tratto di strada o frenare diversi metri prima?

Sapere come funzionano questi dispositivi può permettere di avere un’idea più precisa del comportamento da avere. E’ innanzitutto importante fare una distinzione: gli autovelox fissi sono in grado di rilevare la velocità a distanze maggiori rispetto agli autovelox mobili. In genere, possono quindi rilevare la velocità fino a circa 500 metri di distanza. I più evoluti sono perà in genere più precisi. Gli autovelox mobili, invece, possono essere utilizzati sia in movimento sia in posizione fissa e sono in genere più precisi. La rilevazione può essere infatti effettuata fino a circa 200 metri di distanza.

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Auto sorpresa dall’autovelox – Foto | Canva

Esiste comunque una tolleranza per l’individuazione dei più spericolati al volante? In Italia è in linea di massima del 5%. E’ quindi possibile fare un esempio per avere un’idea più precisa: in una strada in cui il limite è di 100 km/h è possibile viaggiare fino a 105 km/h prima di pensare di avere commesso un’irregolarità. Si tratta di una scelta legata alle caratteristiche degli strumenti, che non possono essere sempre del tutto precisi.

Nel caso in cui si sia convinti di avere subito un’ingiustizia, come può accadere quando l’apparecchio non è ben calibraato, è comunque possibile fare ricorso al giudice di pace o al prefetto.

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