Entra in concessionaria e finge di distruggere una Ferrari: l’epilogo è inaspettato

Vicenda assurda capitata in Italia, con un personaggio che ha deciso di fare uno scherzo su una Ferrari di lusso e ha rischiato seriamente ripercussioni legali.

Acquistare una supercar di lusso è il sogno di tantissime persone appassionate di motori e di 4 ruote. Ma spesso tale desiderio si infrange per via dei costi inaccessibili di alcune vetture.

ferrari fuoco
Concessionaria Ferrari – Mondofuoristrada.it

La vicenda venuta a galla negli ultimi giorni rappresenta una sorta di paradosso proprio per tutti coloro che sognano di avere una Ferrari rosso fuoco nel proprio garage, anche se portata all’eccesso dai protagonisti della storia.

Si tratta di uno scherzo andato in scena nell’ormai lontano 2018 e che ha rischiato ripercussioni di vario genere, anche e soprattutto legali, per un ‘prank’ finito evidentemente male.

Lo scherzo alla Ferrari finisce in Tribunale dopo 4 anni

Protagonista dello scherzo è lo youtuber Kevin Believe, il quale ha di recente pubblicato sul suo profilo social l’intero video del prank e delle successive conseguenze.

L’uomo nel 2018 era entrato in una concessionaria Ferrari chiedendo di provare una vettura del ‘cavallino’ prima di acquistarla, ma soprattutto se ci fosse stato un modello color rosso fuoco. Alla risposta negativa del commerciante, Kevin ha messo in atto lo scherzo: è rientrato nella concessionaria con una tanica di finta benzina (all’interno c’era acqua), minacciando di dare fuoco alla Ferrari così da farla effettivamente diventare rossa fiammante.

Dopo lo spavento ed i litigi all’interno della concessionaria, Kevin Believe ha spiegato si trattasse di uno scherzo. Ma da quel momento ha cominciato a ricevere minacce e denunce dal negozio e persino dal settore vendite Ferrari. Un’indagine che lo ha portato fino al 2022, visto che il tutto si è deliberato in Tribunale poche settimane fa.

Come spiega lo youtuber, il rischio di sanzioni pesantissime o addirittura di un arresto è finito in una bolla di sapone. Pare che i commessi della concessionaria avessero tirato fuori false testimonianze (come un fantomatico malore di un cliente al momento dello scherzo). Il giudice ha condannato Kevin Believe al solo pagamento della pulizia della Ferrari utilizzata per lo scherzo ed al pagamento delle spese legali.

Sospiro di sollievo per il content creator torinese, che all’epoca del prank era stato etichettato da giornali e siti come psicotico e con forti problemi comportamentali. In realtà si era trattato solo di uno scherzo all’apparenza divertente ma anche di cattivo gusto.

Impostazioni privacy