Vietato lasciare acceso il riscaldamento in auto, la multa è una batosta | Altro che pellet

L’inverno è arrivato e gli automobilisti sanno quanto sia importante l’aria condizionata per riscaldarsi nell’abitacolo e non solo. Ma anche in questo caso bisogna stare attenti all’uso del riscaldamento auto onde evitare multe anche salate.

L’aria condizionata è fondamentale nel periodo invernale. Oltre che a mantenere una certa temperatura all’interno della vettura è importante per il disappannamento del vetro, in quanto l’umidità dell’aria condensa sulla superficie interna del vetro ostacola la visuale del guidatore e occorre riscaldare il vetro per fare calare l’umidità dell’aria interna. Però non sempre è consentito usare il riscaldamento dell’auto, perché in alcuni casi possono scattare sanzioni pecuniarie molto salate. Quindi in certi casi meglio tenerlo spento. Vediamo in quali casi può scattare la multa.

Riscaldamento auto (foto Pixabay)
Riscaldamento auto (foto Pixabay)

L’uso corretto del riscaldamento auto

L’utilizzo del climatizzatore della vettura deve rimanere spento, secondo quanto prevede il Codice della Strada, quando l’auto è ferma o in sosta. Non ci sono problemi a tenere accesa l’aria calda quando si è in marcia o nel traffico. Ma nel caso dovessimo fermarci a bordo strada o in una piazzola di sosta è vietato tenere acceso il motore del veicolo, di conseguenza anche il condizionatore deve restare spento. Non è certo una novità degli ultimi mesi, ma questa norma del CdS è in vigore già dal 2007 e l’importo delle sanzioni è stato innalzato a partire dal 2014 e dal mese di aprile dell’anno 2022 ha ricevuto un ulteriore rialzo. Il motivo è legato ad una questione ambientale: quando non si è in marcia l’auto va spenta per diminuire i livelli di Co2 rilasciati nell’atmosfera, anche a costo di avvertire i brividi di freddo.

Climatizzatore auto (foto Pixabay)
Climatizzatore auto (foto Pixabay)

Una multa da brividi

In effetti meglio soffrire qualche minuto di freddo, in alternativa potrebbero scattare una multa che, in questo caso, dovrà essere rilasciato in loco dalle autorità competenti. Se un automobilista viene colto in fallo dovrà contare solo sulla comprensione dell’agente di polizia, oppure, nel caso voglia applicare alla lettera la legge, incassare diplomaticamente la multa. Gli importi sono davvero da capogiro: infatti con gli ultimi aggiornamenti delle sanzioni la contravvenzione può oscillare da 223 a 444 euro. La liceità della sanzione verte tutto sul concetto di “sosta“: con questo termine si intende “la sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo, con la possibilità di allontanamento per il guidatore”.

In caso di arresto o fermata del veicolo l’aria condizionata può restare accesa. Quindi si può tenere acceso il riscaldamento in caso di traffico, semaforo rosso, fermate di brevissima durata (anche in divieto di sosta) per consentire ai passeggeri di salire o scendere dall’abitacolo. In conclusione meglio spegnere la vettura in caso di soste prolungate e magari cercare riparo dal freddo in un altro luogo, ad esempio un bar, magari con la scusa di un caffè.

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