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Bollo Auto, arriva la notizia che fa felici gli italiani: cambia tutto, al via le cancellazioni

Il bollo auto è una delle tasse più evase d’Italia, buone notizie per i trasgressori seriali: dal gennaio 2023 non vanno più pagati gli arretrati.

Facendo un parallelo azzardato, potremmo dire che il bollo auto è il corrispettivo automobilistico del canone Rai. Esattamente come la tassa sul possesso della televisione (adesso è sulla fornitura elettrica ed è inserita nella bolletta della luce), anche quella sulla proprietà dell’auto è vista come fumo negli occhi da molti automobilisti che puntualmente evitano di pagarla. Questa tassa, che viene riscossa dalle Regioni e non dallo Stato (ad eccezione di Sardegna e Veneto), viene vista da molti come iniqua e nel tempo si è diffusa la leggenda metropolitana che venga pagata solo in Italia.

Cancellati arretrati bollo auto (MondoFuoristrada.it)

Se è vero che ci sono Paesi europei, specie nella parte est dell’Europa, in cui la tassa non viene riscossa, è anche vero che nella maggior parte dei Paesi dell’Unione Europea si paga e le cifre non differiscono molto da quelle che si pagano qui da noi. La tassa viene inoltre pagata nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in altre nazioni e le differenze di prezzo sono minime se non addirittura a favore nostro. Che la si chiami tassa di circolazione, tassa sulle emissioni CO2 o tassa sul possesso, il bollo auto è insomma una realtà esistente in molti Paesi del mondo. In ogni caso per la nostra legge va pagata annualmente e c’è poco di cui discutere.

Quando pagare il bollo auto e come fare a calcolare l’ammontare

Tralasciando i furbetti, ci sono anche automobilisti che dimenticano il pagamento annuale del bollo auto. Potrebbe sembrare una scusa, ma non è esattamente così visto che non arriva a casa un sollecito o un promemoria del pagamento dovuto prima della scadenza annuale, dunque tra vari pagamenti e problemi quotidiani può anche capitare di dimenticare una tassa che non ci viene ricordata. Pagarla in tempo è importante e ogni proprietario cittadino ha la possibilità di pagare il bollo auto senza mora entro il mese successivo alla scadenza del termine. Scaduti i trenta giorni di tolleranza, alla cifra iniziale viene aggiunta la mora, una penale che aumenta con il passare dei giorni.

Come fare dunque a sapere quando il bollo auto va pagato? Solitamente il bollo scade nel giorno in cui è stata immatricolata l’auto, anno dopo anno. Se non ricordate quando è il giorno in questione, potete controllarlo sul libretto di circolazione. Per quanto riguarda la somma che dovete pagare per la vostra auto, la cifra varia da regione a regione. Di solito comunque va calcolata in base ai cavalli dell’auto e alla classe (Euro 3, Euro 4, Euro 5…).

Gli unici casi in cui si è esentati dal pagamento del bollo sono quando l’auto ha compiuto 30 o più primavere o quando il proprietario ha una disabilità. Superati i trentanni di vita, infatti, la vettura diventa d’epoca ed il pagamento del bollo non è più necessario. L’altro caso di esenzione è quando il proprietario dell’auto è disabile o quando uno dei suoi familiari è affetto da disabilità. L’esenzione in questi casi è sempre a carico del proprietario dell’auto, ovvero dovrà essere questo a dimostrare di avere le condizioni necessarie all’ottenimento dell’esenzione tramite apposita domanda.

Cadono in prescrizione i pagamenti arretrati sino al 2015

In assoluto è noto che il pagamento del bollo auto scade entro tre anni dal mancato pagamento, ma solo nel caso in cui non sia stato notificato nel frattempo un sollecito di pagamento o una cartella esattoriale dell’Agenzia delle Entrate. Qualora sia arrivato il sollecito di pagamento, dunque, la prescrizione non si applica ed il bollo andrà pagato. Questo però non varrà a partire dal gennaio 2023 per tutti quei bolli auto precedenti all’anno 2015. Più precisamente tutti i bolli auto arretrati e non pagati dal 1 gennaio 2000 sino al 31 dicembre del 2015 cadranno in prescrizione entro il 31 gennaio del 2023.

Bollo auto cancellazione 2023 – Websource

La misura è stata inserita all’interno della Manovra di Bilancio del governo e fa parte della così detta “Pace Fiscale”. Con questa misura verranno cancellati tutti i debiti contratti dai cittadini italiani che siano inferiori ai mille euro e riferiti al periodo 1 gennaio 2000 – 30 giugno 2022. Per i debiti superiori ai mille euro, invece, viene prevista la definizione agevolata con pagamento rateale a partire dal 2024. La rateizzazione può essere al massimo di 10 rate, la prima e l’ultima delle quali devono corrispondere al 10% della somma dovuta. Va aggiunto che ogni rata presenterà una percentuale del 2% di mora annua.

Fabio Scapellato

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