La Cina è sempre più presente nel mercato europeo. Ecco quali sono i marchi in arrivo, più “pericolosi” per i nostri costruttori.
In parte la pandemia che ci ha tenuto bloccati per oltre un anno e in parte lo scoppio del conflitto bellico tra Russia e Ucraina hanno messo a dura prova il mercato. Tra il 2020 e il 2021 le vendite sono crollate, complice l’impossibilità di muoversi. Successivamente è stato il rincaro del carburante a frenare gli acquisti. In mezzo a tutto ciò non va poi dimenticata la crisi della micro-componentistica, quella che ha bloccato la distribuzione dei veicoli nelle concessionarie per vari mesi.
Chi ha provato ad acquistare una macchina nuova nel 2022, sa bene quanto fossero lunghe le attese e tutt’ora, per alcune Case e modelli bisogna attendere sei mesi o più.
Da questo impasse, ovviamente, c’è qualcuno che ne ha tratto vantaggio e che mentre il Vecchio Continente era fermo, ha continuato nella produzione, ma soprattutto ha dato vita a numerose start-up che oggi stanno uscendo dal proprio giardino per espandersi in tutto il mondo.
Sembra quasi un paradosso visto che il Coronavirus è partito da lì ed è lì che il confinamento è stato più duro e severo, eppure la Cina da quel lungo periodo di stasi ne è uscita rafforzata e con ancora più energie.
Nel nostro articolo vedremo quali sono il brand nati ultimamente, ma che soprattutto già si stanno facendo largo in Europa.
Come si sa comprare un’automobile è un vero e proprio investimento che non tutti possono permettersi di fare a cuore leggero. Molti veicoli hanno dei prezzi effettivamente elevati e di sovente si è costretti ad accontentarsi di meno optional e aiuti alla guida, non avendo la disponibilità economica per punta a quel plus in più. Ed è proprio in questo vulnus che si sono inseriti i cinesi, con offerte davvero interessanti per chi non può o non vuole spendere molto per le quattro ruote.
Il costruttore attualmente più aggressivo è BYD, che di recente, in collaborazione con il concessionario Autotorino è riuscito ad aprire uno show room in piazza Duomo a Milano. In Italia sono arrivati un SUV e una berlina veramente molto competitivi a livello di prezzi.
Con MG ci si sposta verso una partnership con l’Inghilterra avendo sede a Birmingham. Di recente ha puntato molto sulla tecnologia a zero emissioni e mantenendo il costo finale basso ha saputo conquistare una larga fetta di automobilisti. Per capire quanto sia in crescita, basta dire che nell’arco di dieci anni è passato dal piazzare 3.500 vetture a 450mila. Decisamente un salto importante.
Chiudiamo con la Geely. Qui siamo di fronte ad una holding vera e propria e con tutta l’intenzione di inserirsi nei gangli del mercato nostrano. Basti pensare che da molti è considerata quasi un’azienda europea lavorando a stretto contatto con Volvo, Smart e Lotus. Sua è la versione asiatica della Panda, una city car essenziale, ma al contempo funzionale e rigorosamente elettrica, messa in vendita a meno di 6mila euro.
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