Valentino Rossi, la confessione spiazza il mondo della MotoGP: è successo qualche anno fa. “Il Dottore” è stato davvero importante anche in questo ruolo
Dopo aver vinto tutto quello che c’era da vincere nella classe regina, il #46 ha saputo offrire consigli e sostegno a molti giovani piloti italiani che si affacciavano in MotoGP. Tra questi ha giovato del suo supporto anche Franco Morbidelli.
Il suo ritiro dalla MotoGP, al termine della stagione 2021 ha segnato la fine di un’era. Valentino Rossi, oltre ai nove titoli mondiali messi in cascina, ha saputo trasferire molto altro al pubblico del Motorsport, oltre che ai colleghi che con lui hanno vissuto l’esperienza in pista. La sua bravura nell’aiutare anche i giovani piloti italiani si è vista con la VR46 Academy, che ha conquistato con un proprio alfiere l’ultimo campionato grazie a Pecco Bagnaia.
Chi fa parte dello stesso gruppo di amici ma non ha più avuto un rendimento all’altezza è Franco Morbidelli, sparito dai radar dei primi posti dopo essere approdato nel team Yamaha Factory. Il compagno Fabio Quartararo è stato in grado di battagliare fino all’ultima gara con la Ducati #63 per il titolo, mentre il romano è sprofondato sempre più indietro.
Le difficoltà di Morbidelli nel 2022 sono state sin troppo chiare, sancite da numeri davvero disastrosi: nessuna vittoria, nessun podio e anno peggiore in MotoGP dal suo esordio.
Per uno in grado di vincere la Moto2 nel 2017 e arrivare al secondo posto nella classifica pilota della classe regina nel 2020 (alle spalle di Mir) non è di certo un momento semplice.
I problemi fisici al ginocchio ne hanno condizionato il rendimento e di certo anche l’involuzione della Yamaha non lo ha aiutato di certo. Lo sviluppo della M1 è proceduto verso una direzione troppo diversa dal suo stile di guida, esaltando più le qualità di Quartararo e favorendone la lotta per il campionato.
A spiegare il suo periodo non esaltante è stato lo stesso Franco Morbidelli, in una recente intervista ai microfoni di MotoSprint.
“Il 2022 è stato un anno tosto, complicato e difficile. Ma con un risvolto positivo, perché soprattutto sul finire della stagione ci sono stati miglioramenti che aspettavo da un po’ e che speravo di vedere. Questi mi hanno permesso di ritrovare fiducia e approcciare l’inverno con la tranquillità giusta, non troppa ma neanche troppo poca. E con l’energia per preparare bene la stagione che verrà”.
Anche nei periodi peggiori, però, Morbidelli ha potuto contare su un sostegno speciale, ovvero quello di Valentino Rossi, suo mentore nella VR46 Academy. In che modo “Il Dottore” si è “speso” per l’amico?
“Standomi vicino. Lo sentivo spesso durante il weekend, mi incoraggiava quando andavo meglio. Era un po’ più abbacchiato, ovviamente, quando andavo peggio, però mi è stato vicino con l’animo“.
Vedremo se il 2023 sarà davvero il punto di ripartenza per la carriera del “Morbido“.
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